Guerra dell’oppio in Cina (1839-1842)

Con “guerra dell’oppio” ci si riferisce alla serie di scontri armati che contrapposero l’Impero cinese e l’Inghilterra per una disputa commerciale che riguardava la libera circolazione della potente droga da cui prende nome la guerra: l’oppio. Lo scontro fu provocato dall’inasprimento dei divieti imposti dal governo cinese sullo stupefacente, in risposta ai commercianti inglesi che avevano aperto il mercato cinese all’oppio. La guerra si concluse con la vittoria inglese e nel 1842 fu siglato un accordo che permetteva: l’apertura di alcuni porti (tra cui Canton e Shanghai); il libero accesso all’oppio con basse tariffe doganali; la cessione della città di Hong Kong all’Impero britannico.

Guerra di secessione in USA (1860-1865)

Nel 1861 le elezioni presidenziali furono vinte dal repubblicano Abraham Lincoln, che esprimeva gli interessi del Nord ed era d’accordo con l’abolizione della schiavitù e con il protezionismo. Il Sud, dove la maggior parte della popolazione era a favore dello schiavismo, non si sentì rappresentato dal governo centrale: undici Stati del Sud dichiararono la propria secessione dall’Unione, con l’intenzione di formare una nuova Confederazione. Ne scaturì una guerra, durata dal 1861 al 1865, che si concluse con la vittoria del Nord.

Abolizione della schiavitù

Abraham Lincoln fu eletto nuovamente presidente, con un programma basato sulla riconciliazione nazionale e sul riconoscimento dell’abolizione della schiavitù (1863), poi estesa all’intera Unione in virtù del tredicesimo emendamento alla Costituzione. Lincoln cadde tuttavia vittima dell’attentato di un fanatico sudista, nel 1865. I successivi provvedimenti alimentarono la nascita di associazioni clandestine razziste e la segregazione razziale, che discriminava chi aveva la pelle nera.

Età dell’imperialismo (1870-1914)

L’imperialismo in Europa si sviluppò tra il 1870 e il 1914, come una nuova forma di colonialismo. Il termine deriva dalla regina Vittoria, che si proclamò “imperatrice delle Indie” nel 1877. Rispetto al vecchio colonialismo, durante gli ultimi anni dell’Ottocento l’iniziativa fu presa direttamente dagli Stati, che si sostituirono alle compagnie di sfruttamento (le Compagnie delle Indie inglesi, francesi, olandesi) e ai privati. In tal modo le potenze occupanti provvedevano alla totale annessione giuridica e amministrativa dei territori dominati. Infine, alla conquista e alla sottomissione si aggiunse lo sfruttamento economico sistematico e capillare.

L’Inghilterra occupa l’Egitto, la Francia e la Tunisia

Forti di una schiacciante supremazia militare e grazie alle risorse scientifiche e tecnologiche, i Paesi europei eredi dell’esperienza coloniale, e nuove potenze (tra cui l’Italia), conquistarono immensi territori in Asia e Africa. L’Inghilterra ebbe come obiettivo la creazione di un unico impero coloniale, da nord a sud: dall’Egitto al Sudafrica. Nel 1882 l’Inghilterra invase l’Egitto e, in compenso, la Francia (anch’essa interessata all’Egitto per via del Canale di Suez) ottenne dalla Gran Bretagna l’autorizzazione a occupare la Tunisia.

La Francia in Indocina (1883-1893)

La Francia impose, tra il 1858 e il 1883 un dominio diretto sul Vietnam, pur lasciando formalmente sul trono le dinastie locali (regime di protettorato). Durante la seconda guerra mondiale il Vietnam fu invaso dall'Impero giapponese, che costituì l'Impero del Vietnam. L'unica forza politica interna al Paese in grado di contrastare l'occupazione fu quella guidata dal leader comunista-nazionalista Ho Chi Minh, il quale, alla fine della guerra, proclamò l'indipendenza e dichiarò nullo il trattato di protettorato siglato nel 1883 con la Francia. A questo punto la Francia intervenne militarmente, nel tentativo di ristabilire il suo controllo sul Paese.

Conferenza di Berlino (1884-85)

La Conferenza di Berlino del 1884-1885, voluta dalla Germania e dalla Francia, venne indetta allo scopo di regolare le molteplici iniziative belliche e commerciali europee nell’area del bacino del fiume Congo in Africa. Tali aree vennero considerate occupabili e divisibili, riconoscendo ai colonizzatori il diritto alla sovranità: la spartizione del continente africano si basò sulla violenza geografica e ideologica, smembrando intere formazioni nazionali e scatenando sanguinosi contrasti.

Guerra russo-giapponese

Le pretese russe da un lato, e giapponesi dall’altro, sul controllo militare e commerciale della regione cinese della Manciuria, oltre che della Corea, culminarono nella guerra che si svolse tra il 1904 e il 1905. Dopo un inconcludente scambio diplomatico, i Giapponesi attaccarono, senza previa dichiarazione di guerra, i Russi a Port Arthur, in Manciuria, registrando la prima di una serie di vittorie. La battaglia decisiva avvenne nello stretto di Tsushima nel 1905, dove la flotta russa fu sbaragliata dalla più potente avversaria. I Giapponesi ottennero Corea e Manciuria, mentre la Russia rinunciò al suo espansionismo verso Oriente.